80 anni e non sentirli.
Martin Scorsese, regista di chiara fama, dimostra ancora una volta che la sua passione per il cinema non conosce limiti.
Dopo l’emozionante anteprima mondiale a Cannes di “Killers of the Flower Moon,” con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, Marty si appresta ad alzare una volta di più l’asticella delle sue ambizioni creative.
Scorsese ha infatti recentemente rivelato che il suo prossimo progetto avrà come protagonista Gesù Cristo.
Un annuncio che arriva al termine di un incontro assai significativo tra il regista e Bergoglio in cui i due hanno avuto l’opportunità di discutere e condividere riflessioni su tematiche spirituali e artistiche.
Durante la conferenza “Global Aesthetics of the Catholic Imagination,” organizzata dalla rivista dei gesuiti “La Civiltà Cattolica” e dalla Georgetown University, Scorsese ha sottolineato la propria intenzione a rispondere alla richiesta del Papa “a farci vedere Gesù”, con profondo rispetto ed impegno per la fede e l’arte.
Una richiesta che lo ha colpito profondamente e lo ha ispirato a intraprendere un nuovo capitolo creativo.
Non è certo la prima volta che Scorsese esplora tematiche religiose nei suoi film.
Nel 1988 “L’ultima tentazione di Cristo” sollevava parecchie polemiche, soprattutto tra i cattolici ed alcuni anni più tardi, nel 2016, “Silence” raccontava la storia di preti cristiani perseguitati in Giappone nel XVII secolo.
Durante la conferenza, Scorsese ha condiviso parole che racchiudono il fulcro della sua identità artistica, dicendo “Tutta la mia vita è stata film e religione. Questo è tutto. Nient’altro.”
Ed in questa connessione profonda tra arte e fede, il regista conduce il suo percorso creativo, volto ad esplorare temi universali, pronto per nuove sfide.