Diretto da Michael Curtiz nel 1942, Casablanca non è semplicemente un film romantico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. È un concentrato di dialoghi memorabili, personaggi indimenticabili e una colonna sonora che ancora oggi riesce a coinvolgere gli spettatori. Più che una storia d’amore, è un inno al sacrificio e al dovere.
Il film è ambientato nella Casablanca del 1941, un crocevia di speranze e disperazioni, dove rifugiati di ogni nazionalità cercano di ottenere i visti per fuggire verso la neutrale Lisbona e, da lì, verso l’America.
Al “Rick’s Café Américain”, un locale gestito dall’enigmatico Rick Blaine (Humphrey Bogart), si intrecciano destini e segreti. Rick, un americano cinico e disilluso dal passato misterioso, vive una vita apparentemente indifferente, consumando whisky e nascondendo un cuore ferito.
La sua routine viene sconvolta dall’improvviso arrivo di Ilsa Lund (Ingrid Bergman), la donna che anni prima lo aveva abbandonato a Parigi, spezzandogli il cuore. La donna è ora sposata con Victor Laszlo (Paul Henreid), un eroe della Resistenza cecoslovacca, braccato dai nazisti e disperatamente bisognoso di visti per fuggire da Casablanca.
Bogart è magistrale: uomo complesso e contraddittorio, tormentato dal passato ma capace di gesti di estremo altruismo. La sua trasformazione, da cinico disincantato a eroe romantico, è il cuore pulsante del film. La Bergman, con la sua bellezza eterea e il suo sguardo malinconico, incarna perfettamente il dilemma di Ilsa, divisa tra l’amore per Rick e il dovere verso Victor.
Al di là della storia d’amore, “Casablanca” è anche un film politico, che denuncia l’oppressione nazista, l’integrità e il coraggio di un eroe che si sacrifica per la libertà e la giustizia. La regia di Curtiz è impeccabile, con un ritmo incalzante e una cura meticolosa dei dettagli.
La fotografia di Arthur Edeson, in bianco e nero, crea un’atmosfera suggestiva e malinconica, che esalta il fascino esotico di Casablanca e la drammaticità degli eventi.
La colonna sonora di Max Steiner, con la celeberrima “As Time Goes By”, è un elemento essenziale per l’impatto emotivo del film.
Il finale, straziante e memorabile, è un capolavoro di ambiguità morale e sacrificio. unn capolavoro che, a distanza di tanti anni, mantiene intatto il suo eterno fascino.